Piero Dorazio, la nuova pittura, opere 1963-1968

Piero Dorazio, la nuova pittura
opere 1963-1968

a cura di Francesco Tedeschi

Verona, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e Galleria dello Scudo
18 dicembre 2022 – 30 aprile 2023

mostra realizzata da Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e da Galleria dello Scudo
in collaborazione con Archivio Piero Dorazio

Il colore protagonista dello spazio e della forma nella mostra dedicata al pittore italiano Piero Dorazio, fra i massimi rappresentanti dell’astrattismo europeo.

Allestita negli spazi espositivi dalla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e della Galleria dello Scudo, dal 18 dicembre 2022 al 30 aprile 2023, l’esposizione, di carattere strettamente scientifico, è centrata su una selezione di oltre trenta dipinti provenienti dagli eredi dell’artista e da collezioni pubbliche e private.

La rassegna, dal taglio inedito, si concentra sulla produzione di Dorazio tra il 1963 e il 1968, quando la struttura reticolare dei lavori datati 1959-1962 cede il passo a un nuovo impianto compositivo, esito di un’indagine sulle modalità con cui il colore diviene protagonista dello spazio e della forma. La sua ricerca manifesta ora una rinnovata libertà inventiva. Sono gli anni della Pop Art e dei contrasti sociali che animano le giovani generazioni, sollecitazioni che Dorazio riprende e rilancia in una pittura intesa come campo di tensioni e invenzioni, pur in correlazione con i riferimenti alle avanguardie storiche – il futurismo, il suprematismo di Kazimir Malevič e il neoplasticismo di Piet Mondrian – e con la produzione artistica e teorica del suo recente passato.
La rassegna, dal taglio inedito, si concentra sulla produzione di Dorazio tra il 1963 e il 1968, quando la struttura reticolare dei lavori datati 1959-1962 cede il passo a un nuovo impianto compositivo, esito di un’indagine sulle modalità con cui il colore diviene protagonista dello spazio e della forma. La sua ricerca manifesta ora una rinnovata libertà inventiva. Sono gli anni della Pop Art e dei contrasti sociali che animano le giovani generazioni, sollecitazioni che Dorazio riprende e rilancia in una pittura intesa come campo di tensioni e invenzioni, pur in correlazione con i riferimenti alle avanguardie storiche – il futurismo, il suprematismo di Kazimir Malevič e il neoplasticismo di Piet Mondrian – e con la produzione artistica e teorica del suo recente passato.

Quella di Dorazio, fra il 1963 e la fine del decennio, è dunque una “nuova pittura”. Egli rompe la gabbia delle “Trame” per spaziare verso altre, molteplici strade destinate a produrre esiti la cui risonanza si avvertirà anche a distanza di tempo. Una pittura che si confronta, in modo aperto, con quanto proposto da un contesto internazionale di cui Dorazio è protagonista a pieno diritto, avendo instaurato e coltivato relazioni che lo collocano sempre al centro della scena.

Per informazioni: Galleria dello Scudo,via Scudo di Francia 2 – 37121 Verona, Italia.
+39 045 59 01 44 – galleriadelloscudo.com – info@galleriadelloscudo.com
Comunicato stampa